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1.
€ 31,00
EAN-13: 9788875062071
Marcello Del Verme
Voci dall’area santuariale di Lanuvium. Un percorso storico-religioso con ricadute nel presente
Edizione:Sardini, 2013
Collana:Bibbia e Oriente

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DescrizioneIl volume raccoglie gli atti del convegno “Voci dall’area santuariale di Lanuvium. Un percorso storico-religioso con ricadute nel presente”, svoltosi a Lanuvio il 2 luglio 2011. I temi trattati prendono spunto dalla storia del santuario di Giunone Sospita a Lanuvium (Latium Vetus) per allargarsi alle religioni del mondo classico e in generale alla storia delle religioni. Frequenti paralleli con le religioni del Vicino Oriente antico dimostrano infatti come la religione del Lazio antico avesse tanti caratteri in comune con le religioni del mondo mediterraneo e ne fosse davvero una parte rilevante.I contributi, frutto di competenze diversificate, si muovono in particolare attorno a due esperienze originarie, per lo più intersecantesi o connesse tra loro: la bivalenza del simbolismo ofidico, sottolineandone più spesso o quasi sempre la positività, e il tema dell’acqua, nella sua valenza simbolica salutifera e rigeneratrice, ma anche come bene prezioso per l’uomo, sempre in pericolo o esposto a criticità.

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2.
€ 30,00
EAN-13: 9788875062057
Luciano Lepore
Alle origini del Pentateuco. Lineamenti per una storia della letteratura classica del popolo ebraico
Edizione:Sardini, 2013
Collana:Bibbia e Oriente

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Prezzo di acquisto€ 30,00
DescrizioneConsiderata la scarsa importanza politico-militare dell’altopiano palestinese nel contesto della storia del Vicino Oriente antico, le notizie in nostro possesso risultano essere poche, frammentarie e di difficile interpretazione. Attraverso uno studio storico e diacronico della formazione della letteratura biblica classica e, in modo particolare, del Pentateuco, affiancando le più recenti scoperte archeologice ad una lettura critica dei testi, l’autore propone una ricostruzione delle vicende del Vicino Oriente in epoca persiana che permette di gettare nuova luce sui libri biblici delle origini.

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3.
€ 31,00
EAN-13: 9788875061838
Davide Sardini
Bibbia e Cultura
Edizione:Sardini, 2009
Collana:Bibbia e Oriente

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DescrizioneCosa rappresenta la Bibbia nella Cultura d’oggi? Questo libro, edito in occasione del cinquantenario della rivista Bibbia e Oriente, presenta una panoramica aggiornata sul rapporto fecondo che intercorre fra i testi sacri e diversi ambiti della cultura umana, dall’Esegesi alla Teologia, dalla Letteratura alla Filosofia all’Arte, dall’Archeologia alla Storia, per finire, inaspettatamente, con la Fisica.Per il credente, cristiano o ebreo, la Bibbia è un testo sacro, al pari del Corano per un musulmano o dei Veda per un induista. Ma la Bibbia è anche una raccolta di testi letterari, poetici, storici, legislativi. Possiamo rimanere indifferenti di fronte ad essa, senza mai tuttavia dimenticare che la nostra civiltà ha attinto a piene mani dalla Bibbia: cancellarla equivale a troncare di netto i legami fra noi e le origini della nostra Cultura.INDICEDavide SardiniCinquant’anni di Bibbia e OrienteLEGGERE LA BIBBIA OGGIGiovanni RinaldiCiò che la Bibbia “dice” e ciò che “vuol dire”Fausto SardiniLeggere la Bibbia oggiTEOLOGIATarcisio StramareLa Bibbia nella vita della ChiesaESEGESILodovico CardellinoBibbia ed EsegesiLETTERATURAPietro GibelliniBibbia, Cristianesimo e Letteratura italianaCristina CampoDue mondi e io vengo dall’altro(Introduzione di Alessandro Spina)J. Duncan M. DerrettHomer, Hesiod, and QFILOSOFIAFrancesco PiselliEssere Creare FareARTERenato LaffranchiElogio della follia.Pensieri intorno ad un quadro che amoEphraim NissanThe Giving of the Law: Which Shape the Tables of the Law?Jewish and Christian Textual and Visual TraditionsARCHEOLOGIA E STORIADavide SardiniBibbia, Archeologia, StoriaLorenzo NigroNuove scoperte archeologiche a Tell es-Sultan,biblica Gerico, 2009FISICAYves GasparBibbia e FisicaNOTE SUGLI AUTORICRISTINA CAMPO (pseudonimo di Vittoria Guerrini) è nata a Bologna nel 1923 ed è morta a Roma nel 1977. Le sue Opere sono pubblicate da Adelphi.LODOVICO CARDELLINO, laureato in Fisica teorica e in Filosofia, dopo alcuni anni dedicati all’insegnamento è stato addetto culturale alle ambasciate italiane di Città del Messico e di Mogadiscio. Da quasi trent’anni si dedica a tempo pieno alla letteratura e all’esegesi. Ha pubblicato Autocritica infernale (1992), La Commedia come ermeneutica biblica (I primi 14 canti del Paradiso) (2003) e Dante e la Bibbia (2007).JOHN DUNCAN M. DERRETT, laureato in Legge e in Teologia, ha insegnato Hindu Law all’Università di Londra dal 1949 al 1982 e si dedica al Nuovo Testamento dal 1957. Ha scritto The Bible and the Buddhists (2000).YVES GASPAR ha ottenuto il Ph.D. in Fisica Matematica all’Università di Cambridge (UK) nel 2002, con il Prof. J.D. Barrow come supervisore. È titolare del corso di Cosmologia Quantistica e Primordiale presso il Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Brescia. Dal 2003 è Visiting Academic all’Università di Cambridge, dove tiene annualmente un corso estivo di Fisica Teorica sulla Teoria delle Superstringhe.PIETRO GIBELLINI è professore ordinario di Letteratura Italiana all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Da alcuni anni si occupa del mito classico nella letteratura italiana, e sul tema guida una ricerca interateneo, ora estesa alla memoria della Bibbia nella letteratura italiana. Ha pubblicato Il mito nella letteratura italiana (2003-2007), e La Bibbia nella letteratura italiana (2009).RENATO LAFFRANCHI, sacerdote e artista di ampia cultura, alla fine degli anni quaranta del ’900 inizia il suo percorso artistico sperimentando, nell’ambito della tematica sacra, percorsi del tutto personali, in aperto contrasto con il prevalente conformismo iconografico. La pittura di Laffranchi con la sua caratteristica forza evocativa, affascina per la ricchezza degli spunti simbolici e per l’accattivante capacità di rileggere in chiave contemporanea il testo biblico. Nella sua carriera artistica ha praticato la pittura su tavola, l’affresco, il mosaico, la vetrata. Sue opere si trovano in spazi sacri e pubblici. Tra le esposizioni personali si annoverano: Brescia (1954), Londra (1963), San Paulo del Brasile (1966), San Francisco (1972), Buenos Aires (1978), Dallas e Chicago (1988), Ottawa e Washington (1989).LORENZO NIGRO è professore di Archeologia e Storia del Vicino Oriente Antico e di Archeologia Fenicio-Punica all’Università di Roma “La Sapienza”. È direttore delle missioni archeologiche dell’Università “La Sapienza” a Tell es-Sultan/antica Gerico (Autorità Nazionale Palestinese), Khirbet al-Batrawy (città fortificata dell’Età del Bronzo, precedentemente ignota, nella Giordania settentrionale) e Mozia (centro fenicio della Sicilia occidentale). Ha editato le serie Quaderni di Gerico, ROSAPAT (Rome “La Sapienza” Studies in the Archaeology of Palestine and Transjordan), e Quaderni di Archeologia Fenicio-Punica. Ha scritto monografie e articoli sull’archeologia di Palestina, Giordania, Siria, Libano, Iraq e Iran nei periodi pre-classici, interessandosi principalmente di archeologia della Palestina e del Levante meridionale.EPHRAIM NISSAN, attivo in più discipline ed associato al Centro di Studi Ebraici dell’Università di Manchester, è condirettore della rivista Melilah. Negli studi ebraici, persegue quelli antichi e moderni. Tra gli approcci, quello antropologico, il lessico, ed i formalismi per le narrative. Si è anche occupato dei saperi zoologico e geografico nella cultura ebraica.FRANCESCO PISELLI, già professore ordinario nell’Università di Parma, si è largamente occupato di filosofia, estetica teorica e storia dell’estetica. Ben note le sue ricerche esegetiche e filologiche su Mallarmé e Baumgarten. L’analisi estetologica e più generalmente concettuale della Scrittura è uno dei suoi interessi dominanti, che si è espresso in diverse pregiate collaborazioni a Bibbia e Oriente.GIOVANNI RINALDI, crs, nato a Trinità (Cuneo) nel 1906, è morto a Genova-Nervi nel 1994. Ha fondato la rivista Bibbia e Oriente nel 1959.DAVIDE SARDINI è direttore e editore di Bibbia e Oriente dal 2005.FAUSTO SARDINI è stato editore di Bibbia e Oriente dal 1977 e direttore della rivista dal 1984 al 2004. È morto a Bornato, in Franciacorta, nel 2005.ALESSANDRO SPINA ha pubblicato Conversazioni in piazza sant’Anselmo e altri scritti. Per un ritratto di Cristina Campo (2002), I confini dell’ombra (premio Bagutta 2007) e Altre sponde. Tre romanzi brevi (2008).TARCISIO STRAMARE, osj, è docente di Sacra Scrittura presso la Pontificia Università Urbaniana e presso la Pontificia Facoltà Teologica “Marianum”, Socio Ordinario della Pontificia Accademia Teologica, Incaricato dalla Santa Sede per le edizioni della “Nova Vulgata” e Direttore del Movimento Giuseppino. È autore di Vangelo dei Misteri della vita nascosta di Gesù (Matteo e Luca I-II) (1998) e di Scrutate le Scritture (2006).

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4.
€ 24,00
EAN-13: 9788875061791
Lodovico Cardellino
Dante e la Bibbia
Edizione:Sardini, 2007
Collana:Bibbia e Oriente

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DescrizioneDante ha impostato la Commedia come “poema sacro” (Pd XXV 1; “sacrato poema” in Pd XXIII 62), a imitazione della Bibbia: i primi due regni secondo un apparente spirito legalistico biblico (più attenuato nel Purgatorio), il terzo a imitazione del vangelo di Giovanni; alla luce del terzo si potranno e dovranno rileggere con diverso spirito anche i precedenti. La Commedia poi riprende e coinvolge tutta l’attività di Dante, a partire dalla Vita Nuova, che è citata letteralmente nel poema e che già si concludeva con la visione che sarà al centro del poema e con l’impegno di dedicare il resto della vita a prepararsi per cantare degnamente tale visione.Perciò un esame del rapporto fra la Commedia e il vangelo si rivela necessario per comprendere quello fra l’opera completa di Dante e l’intero corpo biblico, rapporto che, esaminato nei dettagli, comporterebbe ben altra mole di lavoro, solo in parte intrapreso programmaticamente da molti valenti studiosi in un convegno dedicato a tale argomento vent’anni fa. Le citazioni bibliche, dirette o indirette, sono numerosissime; ne sono state contate circa cinquecento nella sola Commedia e sono segnalate in ogni edizione scolastica del poema; molte (se non tutte) sono state esaminate individualmente in articoli specialistici o in letture dantesche, ma raramente in una prospettiva che aiuti a inquadrarle nel loro complesso. In particolare è frequente, e spesso rilevato dalla critica, il ricorso a immagini e citazioni bibliche in Inferno, anche nei discorsi di Virgilio, ma non mi risulta che ne sia stata data una spiegazione complessiva convincente; in Purgatorio è vistoso il parallelismo di esempi biblici e mitologici, mentre in Paradiso prevalgono le similitudini con episodi mitologici. Scopo principale di questo studio è dunque quello di riconoscere il fondamento del rapporto stretto che c’è tra la Commedia e la Bibbia e in particolare i vangeli; tale riconoscimento porterà a individuare alcuni aspetti centrali di questi e di quella, di solito trascurati dalla critica. Nell’esame dei testi biblici mi servirò solo della versione latina della Vulgata, di cui si serviva Dante che, come tutta la sua epoca, ignorava il greco.(Dalla Premessa dell’Autore)LODOVICO CARDELLINO è nato ad Aosta nel 1941. Laureato in fisica teorica (Università di Torino, tesi con Tullio Regge) a 21 anni e in filosofia (Università Cattolica di Milano, tesi sul cinema di Fellini), frequenta corsi di specializzazione in telecomunicazioni (Politecnico di Torino) e in giornalismo e mezzi audiovisivi (Univ. Cattolica-Bergamo, tesi su Fellini). Dal 1969 al 1972 è professore di ruolo di matematica e fisica nelle Scuole superiori di secondo grado e poi preside di Istituto tecnico. Scrive saggi critici su Fellini, Bergman e altri registi, e tiene conferenze su cinema, arte e letteratura in Europa e America latina. Dal 1974 è addetto all’Istituto italiano di cultura di Città del Messico. Tiene conferenze e lezioni presso varie università, televisioni e radio dell’America latina. Dal 1977 si trasferisce a Mogadiscio come addetto culturale. Nel 1980 rientra in Italia e si dedica a tempo pieno alla letteratura e all'esegesi. Nel 1992 esce, per i tipi di Jaca Book, un suo vasto studio introduttivo all’Inferno di Dante, dal titolo “Autocritica infernale”, frutto degli studi danteschi quarantennali che da sempre sono, con gli studi biblici, il suo principale interesse. Nel 2003 pubblica per i tipi di Sardini il libro “La Commedia come ermeneutica biblica (I primi 14 canti del Paradiso)”. Dal 1994 pubblica su “Bibbia e Oriente” e su “Rivista Biblica” articoli di esegesi biblica, in particolare sui vangeli di Giovanni e di Matteo, ispirati a criteri ermeneutici riconosciuti inizialmente nel poema dantesco ed esaminati anche in questo saggio.

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5.
€ 26,00
EAN-13: 9788875061784
Tarcisio Stramare
Scrutate le Scritture Saggi di esegesi e di teologia biblica
Edizione:Sardini, 2006
Collana:Bibbia e Oriente

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Descrizione«Avendo dedicato tutta la vita all’insegnamento, gli interessi dei miei studi sono stati molteplici, determinati spesso dalle esigenze imposte dalle circostanze mutevoli della seconda metà del secolo scorso, durante il quale la visione teologica del periodo preconciliare è stata costretta a confrontarsi con i documenti del Concilio [...].Bisognava innanzi tutto rifare il punto sulla natura della divina Rivelazione e sulla questione delle due “fonti”, Scrittura e Tradizione. Come biblista ero particolarmente interessato alla S. Scrittura. Giudicavo indispensabile indicare e precisare “il suo ruolo” nella divina Rivelazione, chiaramente strutturata nella Dei Verbum (n. 2) secondo tre componenti inseparabili: i fatti, le parole e il mistero. Tante nebulosità circa “la parola di Dio”, che persistono nella teologia attuale, dipendono proprio dal non avere affrontato a fondo questo argomento [...].Di grande profitto inoltre, è stata per me la partecipazione, dagli anni ’70, alla revisione della Vulgata, la Nova Vulgata, voluta dal Concilio come testo ufficiale per tutta la Chiesa [...].Che dire poi delle circostanze che mi hanno coinvolto nel Movimento Giuseppino, introducendomi nella teologia di san Giuseppe, una figura tutta da scoprire, perché completamente assente nei programmi degli studi teologici? Di fronte ai “misteri” della vita nascosta di Cristo e ai racconti evangelici corrispondenti, i cosiddetti evangeli dell’infanzia, è stata proprio la risorsa dei precedenti studi sulla “struttura della Rivelazione” che mi ha consentito di scoprire e applicare in campo esegetico la metodologia che parte dal “Mistero”, uscendo dall’impasse dei precedenti metodi [...].Il presente volume raccoglie alcuni miei studi su alcuni passi difficili del Nuovo Testamento o di teologia biblica [...]».(Dalla presentazione al libro)INDICE: L’indissolubilità del matrimonio ammette qualche eccezione? - Non ci indurre in tentazione (Mt 6,13; Lc 11,4) - “I Vangeli dell’infanzia” e il Mistero in essi contenuto - La visita di Maria SS. a S. Elisabetta (Lc 1,39-56) - La risposta di Gesù alle nozze di Cana (Gv 2,4) - Oportet semper orare et non deficere (Lc 18,1) - La vetta della teologia paolina (Rm 3,24-26) - Cristo fu crocifisso per noi (1 Cor 1,13) - Il significato e la portata della “legge evangelica” - La teologia in funzione pastorale: l’adattamento come legge dell’evangelizzazione.TARCISIO STRAMARE, O.S.J., è docente di Sacra Scrittura presso la Pontificia Università Urbaniana e presso la Pontificia Facoltà Teologica “Marianum”, Socio Ordinario della Pontificia Accademia Teologica, Incaricato dalla Santa Sede per le edizioni della “Nova Vulgata” e Direttore del Movimento Giuseppino.

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6.
€ 40,00
EAN-13: 9788875061777
Lodovico Cardellino
La Commedia come ermeneutica biblica (I primi 14 canti del Paradiso)
Edizione:Sardini, 2003
Collana:Bibbia e Oriente

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Descrizione“I dantisti pretendono di leggere in Dante ammirazione per l’impero e per il suo cantore Virgilio e fiducia nella possibilità di raggiungere la felicità attraverso la ‘giustizia’ nel senso di equità di premi e punizioni (come ancora pensa Giustiniano, per onor di firma e di nome), senza rendersi conto che sia i vangeli sia la Commedia rifiutano e condannano proprio questo atteggiamento.[...] Il Paradiso ripete in netto parallelismo aspetti e caratteri già incontrati in Inferno (e diversamente in Purgatorio), ma con spirito capovolto, ora benevolo, di assoluzione generale. Poiché la misericordia paradisiaca è una conquista difficile e graduale, in paradiso troviamo lo stesso ordine visto in inferno, cioè più in basso quelli che in inferno apparivano come peccati meno gravi, e più in alto, più vicini a Dio, quelli più gravi: sia perché Dio ama i peccatori, sia perché il viator, e con lui il lettore, deve salire per riuscire ad assolvere quelli che gli sembravano peccati più gravi...”(Dalla Prefazione al libro dell’Autore)LODOVICO CARDELLINO è nato ad Aosta nel 1941.Si laurea in Fisica teorica (tesi con Tullio Regge) a 21 anni, poi in Filosofia all’Università Cattolica di Milano, con una tesi sul cinema di Fellini; corso di specializzazione in Telecomunicazioni presso il Politecnico di Torino e in Giornalismo e mezzi audiovisivi alla Cattolica (Bergamo), con un’altra tesi su Fellini. In questo periodo collabora per breve tempo alla rivista Relazioni Social, con articoli su cinema e teatro.Dal 1969 professore di ruolo di Matematica e Fisica nelle Scuole superiori di secondo grado e direttore di un corso di Cinema per la formazione di insegnanti organizzato dalla Regione Valle d’Aosta, per il quale ha scritto un vasto studio critico su Fellini, e altri su Bergman e altri registi. Legato a questa attività critica è il romanzo Vita e opere di Giorgio Cani scritto in questo periodo.Dal 1972 è per due anni preside di un istituto tecnico, mentre fa conferenze in Europa occidentale ed orientale e in America latina, presso Università ed Istituti culturali su cinema, arte, letteratura.Dal 1974 è addetto all'Istituto italiano di cultura di Città del Messico, dove collabora con studi letterari alla Revista de Bellas Artes dell’Università nazionale del Messico oltre a tenere conferenze e lezioni di letteratura e arte presso varie Università, televisioni e radio dell’America latina. Scrive poesie e racconti segnalati in vari premi letterari.Dal 1977 è addetto culturale a Mogadiscio.Nel 1980 chiede di rientrare in Italia per andare in pensione e dedicarsi a tempo pieno alla letteratura e all’esegesi.Nel gennaio 1985 scrive un dramma, Auto (da fé), pubblicato dalla rivista Sipario nel numero di marzo 1991.Nel 1992 esce, per i tipi di Jaca Book, un suo vasto studio introduttivo all’Inferno di Dante, dal titolo Autocritica infernale. Gli studi danteschi e biblici sono stati sempre il suo principale interesse, anche se da poco si è deciso a riordinare i risultati degli studi quarantennali.Dal 1994 pubblica su Bibbia e Oriente e su Rivista Biblica articoli di esegesi biblica, in particolare sui vangeli di Giovanni e di Matteo, ispirati a criteri ermeneutici riconosciuti inizialmente nel poema dantesco ed esaminati in questo saggio sui primi XIV canti del Paradiso.

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7.
€ 17,00
EAN-13: 9788875061739
Ignazio Marino Ceccherelli
Se Galileo l’avesse saputo
Edizione:Sardini, 2000
Collana:Bibbia e Oriente

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DescrizioneL’uomo moderno, quando si trova a contatto con il linguaggio biblico, deve necessariamente disporsi ad affrontare un ambiente ed un discorso impostati in modo diverso dal nostro, sia nelle parole che nelle finalità.In questa raccolta di saggi il francescano Padre Ignazio Marino Ceccherelli ci offre diversi esempi di come, attraverso la conoscenza delle lingue semitiche, sumere ed egiziane antiche, sia possibile risolvere casi oscuri dei Sacri Testi che da secoli angustiano storici e biblisti.Solo così racconti come la Creazione, Adamo ed Eva, Caino e Abele, il Diluvio Universale, il Mar Rosso e l’Esodo, riacquistano il loro significato originario.Il titolo “Se Galileo l’avesse saputo” costituisce la sintesi dell’opera e richiama un caso che ha inciso profondamente e drammaticamente nella storia, turbando coscienze e causando equivoci che ancora ai giorni nostri rimangono oscuri ed irrisolti.“Non è più necessario che il Sole ‘si fermi’”, ha scritto Giulio Giorello sul Corriere della Sera, “perché Giosuè possa trionfare sui nemici. Basta che ‘il sole si copra’.[...] Se avesse ragione il francescano che ha proposto la nuova traduzione, non avrebbero più senso né le riabilitazioni da parte di Roma né il culto di Galileo ‘martire’ in nome della libera ricerca scientifica - quello stereotipo che piace tanto ai ‘progressisti’ di ogni tipo!”.

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8.
€ 28,00
EAN-13: 9788875061746
J. Duncan M. Derrett
The Bible and the Buddhists
Edizione:Sardini, 2000
Collana:Bibbia e Oriente

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DescrizioneFrom about 1870 to 1919 a violent controversy raged. It was vigorously claimed, and denied, that the four gospels had been compiled with the aid of traditions handed down from the Buddha Gotama. Since 1940 knowledge has increased on several fronts. Fruitful contacts between Greater India and Syria now seem less problematical. In 1995 it was asserted, once again, that Jesus was educated by Buddhists, so that parallels between gospels and sutras were only to be expected.In this book are marshalled many parallels between the New Testament and Buddhist classics, whose ages are not so firmly settled as was once believed. Buddhist missions were long senior to the first Christian missionaries, who could learn technique from the former: to both groups presentation was as important as content. Christian accounts of the “story of Salvation” would, by coincidence, greatly delight partisans of the Mahåyåna school of Buddhism. Collaboration can have taken place, for often priority cannot be assigned to either side where similarities are striking.Entrepreneurs in the same line of business, working in the same fields, they examined each other’s stock, and “put their heads together”. So phenomena which caused more heat than light a century ago remain of intellectual interest. We perceive how both sides took presentation seriously, leaving doctrine (so far as they were aware) untouched. The explanation offered in this book ought to serve for other parallels which can safely be brought to light hereafter. The topic throws light on ancient India as an intellectual coloniser, and on Hellenism as a fine arena for propagandists for a religion.J. DUNCAN M. DERRETT, doctor of laws and doctor of theology, taught Hindu Law in the University of London from 1949 to 1982 and has devoted himself to the New Testament since 1957. He wrote Law in the New Testament (1970), Studies in the New Testament, 6 vols. (1977-1995); Sermon on the Mount (1994); Two Masters (Jesus and the Buddha) (1995), and Law and Morality (1998). Readers of Bibbia e Oriente will be familiar with his work.

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9.
€ 22,00
EAN-13: 9788875061715
Tarcisio Stramare
Vangelo dei misteri della vita nascosta di Gesù (Matteo e Luca I-II)
Edizione:Sardini, 1998
Collana:Bibbia e Oriente

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Descrizione«Non intendo affatto presentare questo studio, scrivendo “la mia vita”, sulla scia dei settantenni di riguardo; ritengo, tuttavia, che alcuni riferimenti personali siano utili al lettore per comprendere meglio la natura di questo libro, che entra direttamente in medias res con una scelta ermeneutica ben precisa, orientata verso “i misteri della vita di Cristo”.Se questi sono stati l'oggetto della predicazione degli apostoli, come non sottolinearne il contenuto nei vangeli, che sono la testimonianza della loro predicazione? Di qui l'incitamento ad esaminare sotto questo essenziale aspetto i racconti evangelici dell'infanzia e della vita nascosta di Gesù.Il mio interesse scientifico per questi racconti risale all'inizio dei miei studi presso il Pontificio Istituto Biblico, dove lo stimato p. Max Zerwick aveva scelto come tema del suo corso di esegesi del N.T. proprio Luca I-II. Il passaggio a Matteo I-II avvenne solo più tardi, occasionato e richiesto da una conoscenza più approfondita della figura e della missione di san Giuseppe, chiave della Cristologia e, tuttavia, grande assente nei trattati teologici. Basti dire che, nonostante due trienni di frequenza presso la Pontificia Università Gregoriana e il Biblico per la Licenza e il Dottorato, è stato solo un provvidenziale contatto con i Centri di Studio su san Giuseppe di Valladolid e di Montréal e con le loro prestigiose riviste Estudios Josefinos e Cahiers de Joséphologie, difficilmente presenti nelle nostre biblioteche, a farmi scoprire l'importanza del ruolo di san Giuseppe ai fini dell'incarnazione.A questa luce e con l'aiuto degli strumenti dell'esegesi ho potuto “rivisitare” gli stessi testi evangelici, rileggendoli come “misteri della vita di Cristo”, nei quali e dei quali san Giuseppe è stato appunto il “ministro”. È la stessa linea seguita dall'Esortazione apostolica Redemptoris custos (= RC) di Giovanni Paolo II (15 agosto 1989).Qualsiasi tentativo di fare entrare questa ermeneutica nelle consuete classificazione in uso presso quei “recensori”, che sembrano conoscere solo la distinzione tra “conservatori” e “progressisti”, non ha senso.Senza ignorare né l'una né l'altra posizione, da entrambe ho colto quanto in sintonia con l'orientamento prescelto, ma attento solo alla solidità delle argomentazioni. Diffidando di quelle definite “profonde”, perché molto spesso sono solamente oscure, con A. Ory preferisco il “test di ragionevolezza”. Non deve essere un caso che sia stato proprio un olandese a proporre questo test, dopo i virtuosismi teologici, largamente condivisi, del Catechismo olandese. È la vendetta della storia.Riguardo agli argomenti, ho sviluppato soprattutto Matteo I-II, ritenendo Luca I-II già sufficientemente studiato. Con l'attenzione sempre rivolta ai misteri della vita di Cristo, ho evidenziato, tuttavia, in Luca i misteri della presentazione di Gesù al tempio, della circoncisione, del nome di Gesù e quello meno noto dell'iscrizione del Bambino all'anagrafe. In Matteo lo studio si è fatto puntiglioso per quanto riguarda il mistero dell'incarnazione, comune anche a Luca, ma visto da Matteo soprattutto in relazione al titolo di “Cristo”, compromesso dal concepimento verginale; ciò spiega il largo spazio concesso alla genealogia e al racconto della vocazione di Giuseppe. Una particolare attenzione è stata prestata ai misteri salvifici presenti nella visita dei magi, nel ritorno di Gesù dall'Egitto e nella sua dimora a Nazaret.L'analisi dei fatti, nei quali è contenuto il mistero, evidenzia da sola quanta parte dei compiti verso Gesù - sociali, cultuali ed educativi - attribuiti normalmente a Maria, siano stati assolti, invece, da Giuseppe, perché naturalmente connessi al suo stato di sposo e di padre. Impossibile, dunque, sostenere quanto qualcuno ha scritto, che “la persona di Giuseppe non ha nessun rilievo nel racconto evangelico e quindi nessuna relazione con Gesù”.Nella storia della salvezza san Giuseppe ha avuto la sua parte di “minister salutis”;ha adempiuto perfettamente la sua parte, come la chiesa apostolica gli ha riconosciuto;non può essere messo da parte, come la trattazione teologica continua a fare.I racconti evangelici dell'infanzia e della vita nascosta di Gesù ne hanno giustamente conservato e tramandato il ricordo, perché il mistero in essi contenuto aveva avuto bisogno per realizzarsi della sua “obbedienza”».(Dalla presentazione al libro)“È uno studio che può segnare un’epoca esegetica”Juan Equerda Bifet, La Santa Crociata“El P. Stramare es muy conocido por sus aportaciones exegético-bíblicas en torno a la persona de san José en simposios josefinos y en revistas especializadas, que ahora recoge y completa en esta magnífica obra”Román Llamas, Estudios Josefinos“La lettura del volume arricchisce i lettori, anche esperti, a cui è destinato”Francesco Uricchio, Miscellanea Francescana“Un notevole contributo all’approfondimento della vita nascosta di Gesù e dell’Evangelo che la narra”Brunero Gherardini, Divinitas“Sono riconoscente a Stramare per il suo lavoro serio e meticoloso, con il quale ha riaperto una miniera d’oro da anni abbandonata con la motivazione che non c’era più nulla da estrarre. Egli ha scoperto un nuovo filone aurifero, valorizzando il passato e facendogli passare sopra il soffio della novità teologica ed esegetica. Quindi non solo esegesi, ma anche tanta teologia biblica, in una fruttuosa unità. Senza nulla togliere al dato storico, ha aiutato a percepirlo nella sua unità che risponde al piano di Dio e al mistero di Cristo”Mauro Orsatti, Rivista BiblicaTARCISIO STRAMARE, O.S.J., è docente di Sacra Scrittura presso la Pontificia Università Urbaniana e presso la Pontificia Facoltà Teologica “Marianum”, Socio Ordinario della Pontificia Accademia Teologica Romana, Incaricato dalla Santa Sede per le edizioni della “Nova Vulgata” e Direttore del Movimento Giuseppino.

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10.
€ 25,00
EAN-13: 9788875061661
Ignazio Marino Ceccherelli
Origine e significato dei Nomi di Persona
Edizione:Sardini, 1996
Collana:Bibbia e Oriente

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DescrizioneFra le tante edizioni dedicate ai nomi di persona, questo studio si distingue per la meticolosa ricerca delle origini e del significato primo dei nomi. L'autore conferma anche in questo caso capacità e conoscenza delle lingue, di “tutte” verrebbe da dire. Questo libro segue il volume: “L’origine delle Lingue nell'etimologia dei Nomi Antichi”, completando una ricerca durata un decennio.Il risultato è qui raccolto per il godimento di quanti sanno apprezzare la poesia compositiva delle parole, meglio dei nomi. Sempre sarà una proposta, come tiene a specificare l'autore, ma anche questa volta egli ci induce alla scoperta della semplicità filosofica che sta alla base dell'origine dei nomi.Si scopre come un nome sia scolpito, quindi modellato, dal linguaggio popolare che gli è proprio. Ciò che l'autore vuole comunicarci e riscontra è che l'origine indoeuropea dei nomi, che ha avuto grande importanza nella ricerca, deve essere rivista, perché molto prima l'uomo aveva teso il filo della comunicazione.Già il Devoto, maestro del nostro autore, aveva dubitato e lanciato il sasso, cinquant'anni fa, in una conversazione professore-studente.Quella pietra è stata raccolta e fatta propria dall'autore nelle sue ricerche. La scrittura è dei Sumeri. L'accadico è stato “l'inglese” per ben 1500 anni, fino a 2500 anni fa.È bello vedere la riscoperta del passato, senza pretesa alcuna, ma con il solo desiderio di rispondere alle inquietudini, proprie del nostro sapere.La grande conoscenza che Ignazio Marino Cecherelli ha acquisito su questi temi è a beneficio della serietà scientifica.Interpretare il passato è cosa difficile, ma è la più esaltante piacevolezza culturale, anche per quanti, come il sottoscritto, si sono avvicinati per diletto e idea.Fausto Sardini, nella presentazione al libro

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11.
€ 25,00
EAN-13: 9788875061654
Ignazio Marino Ceccherelli
L’origine delle lingue nell’etimologia dei nomi antichi
Edizione:Sardini, 1995
Collana:Bibbia e Oriente

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Descrizione“Per chi ha approfondito e vuol approfondire lo studio delle origini della civiltà secondo le prospettive che sono state proposte fino alla cultura ufficiale, cioè una unità linguistica culturale dell'ambiente mediterraneo fino all'Indo, il nostro discorso iniziale può sembrare forse presuntuoso, ardito e scioccante; potrà forse apparire antiscientifico, di fronte alla quantità e qualità degli studiosi e anche della bibliografia indeuropeistica, per la quale il mondo semita era stato considerato un fatto culturale completamente staccato dal contesto europeo e indeuropeo.Il fatto che da secoli la civiltà tecnica e industriale, la ricchezza culturale e la vita politica siano sembrate appartenere agli Europei, ha confuso le prospettive e non si è mai realisticamente riflettuto che la civiltà proviene dalla Grecia e da Roma, e che a sua volta è legata, sia attraverso Creta che direttamente, all’Oriente e all’Egitto.[...] Non si può mai sufficientemente deplorare quanto il nazionalismo nella cultura sia deteriore.Non fare conto di una situazione culturale orientale così grande e così determinante mi sembrava cosa addirittura anormale, come se i padri della civiltà di tanti millenni si fossero messi a servizio delle teorie degli studiosi del secolo decimonono e ventesimo...”

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12.
€ 32,00
EAN-13: 9788875061562
Ignazio Marino Ceccherelli
Fermati, o Sole!
Edizione:Sardini, 1992
Collana:Bibbia e Oriente

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DescrizioneIl volume del francescano Padre Ignazio Marino Ceccherelli vuole rispondere alle domande che spesso tutti si pongono: perché nell’Antico Testamento Dio comanda al suo popolo di sterminare gli altri popoli? Quale è il senso della divina ispirazione della Bibbia? Se i fatti biblici sono calati nella dimensione storica, se ne fanno parte, quale è il limite e quale il significato del simbolismo degli stessi?Il libro cerca di fornire una riposta a tali e numerosi altri quesiti chiarendo il significato dei nomi dei personaggi, di certe espressioni, delle azioni e dei fatti narrati nella Bibbia, attraverso un esame accurato dei termini ebraici messi a confronto con le lingue semitiche ed orientali.Il titolo «Fermati, o Sole!» costituisce la sintesi del contenuto generale del volume e richiama un caso che ha inciso profondamente nella storia, turbando coscienze e causando equivoci che solo i giorni nostri hanno visto chiariti e definitivamente risolti. E’ infatti con la scoperta e quindi la conoscenza e la diffusione delle lingue semitiche, sumere ed egiziane antiche che è stato possibile risolvere casi oscuri dei Sacri Testi che da secoli angustiavano storici e biblisti.Hanno scritto di “Fermati, o Sole!”:“Non è più necessario che il Sole «si fermi» perché Giosuè possa trionfare sui nemici. Basta che «il sole si copra».[...] Se avesse ragione il francescano che ha proposto la nuova traduzione, non avrebbero più senso né le riabilitazioni da parte di Roma né il culto di Galileo «martire» in nome della libera ricerca scientifica - quello stereotipo che piace tanto ai «progressisti» di ogni tipo!”.Giulio GiorelloCorriere della Sera 16-7-1993“Due traduzioni dello stesso passo, insomma, dal senso completamente diverso. Ed ecco che la disputa fra Galileo e il cardinale Roberto Bellarmino si trasforma in una sorta di commedia dell'assurdo, ecco che la persecuzione contro l'autore del «Dialogo dei massimi sistemi» diventa quasi un paradosso di sapore pirandelliano. Intessuto però di dolore e di sangue”.Salvatore ManninoLa Nazione/ Il Tempo / Il Resto del Carlino 15-7-1993“... sostiene con buoni argomenti che il materiale usato dagli autori della Bibbia, insieme con materiale simile nelle più antiche tradizioni raggiungibili nei popoli che primi redassero documenti scritti (sumeri, babilonesi ecc.), si basano su fatti o complesso di fatti realmente accaduti e riferiti nell'unico modo raggiungibile dalle tradizioni orali”.Mons. Enrico Galbiatidalla Prefazione al libroIGNAZIO MARINO CECCHERELLI è nato a Cancelli di Reggello (FI) il 12 agosto 1915.Entrato a far parte dell’Ordine Francescano ha studiato presso le Università statali di Firenze e Roma, allievo di Pasquali e Devoto, Furlani e Ricciotti. Si è dedicato per un lungo periodo all’insegnamento di Lettere Classiche e Storia Antica nel Liceo Classico.Oltre a questo libro ha scritto Alle fonti della Civiltà, Il Vento d’Oriente (premio speciale Fiorino d’oro 1994), Le Antiche Strade. Collabora dal 1992 alla rivista Bibbia e Oriente.Mete preferite dei suoi numerosi viaggi di studio sono state il Medio Oriente, l’Egitto, la Grecia e la Turchia.

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13.
€ 11,00
EAN-13: 9788875061081
Felice Montagnini
La Lettera agli Efesini
Edizione:Sardini, 1982
Collana:Bibbia e Oriente

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14.
€ 21,00
EAN-13: 9788875060732
Marco Adinolfi
Da Dur Sarrukin a Eridu Tremila anni di civiltà mesopotamica
Edizione:Sardini, 1978
Collana:Bibbia e Oriente

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Descrizione“Da Dur Sarrukin a Eridu: più di settecento chilometri in linea d’aria, disseminati di famose rovine, testimoni dei tremila anni della civiltà mesopotamica! Noi tutti, che fin dall’adolescenza abbiamo sognato questa immensa pianura, dove il sole sorge e tramonta sulla linea dell’orizzonte e dove contro il cielo si stagliano le tozze sagome delle torri templari, accogliamo con gratitudine questo nuovo libro del P. Marco Adinolfi, come una preziosa guida, nel tempo e nello spazio e specialmente nell’anima e nel cuore di quell’umanità che tante e tanto eloquenti vestigia ha lasciato del suo passaggio in quella privilegiata culla di civiltà”. (Dalla presentazione di Mons. Enrico Galbiati).“Ho scelto delle antiche letterature mesopotamiche una cinquantina di testi che coprono gran parte dei generi letterari presenti nella Bibbia. A volte ho fatto riferimento esplicito a paralleli biblici. Altre volte ho lasciato al lettore la gioia di scoprirli da sé.Perché siffatti paralleli non sono né rari né irrilevanti. Si è verificato, insomma, nell’area anticorientale, a livello due volte esclusivamente spirituale, un fenomeno analogo alla ‘Graecia capta’ oraziana. Messe fuori combattimento come malfattrici tipo, Babilonia e Ninive sono diventate molte volte benefattrici d’Israele. Gli hanno offerto tutte le tessere del loro prezioso mosaico religioso letterario e giuridico. Da popolo filtro Israele, sotto la guida di Dio, ha scartato molte di quelle tessere. Molte altre, però, le ha utilizzate. E ha creato un mosaico nuovo, originalissimo che, compiuto in Cristo, perpetua nei secoli quanto di più autentico e valido si nasconde entro gli spiriti e sotto le forme dell’antica civiltà mesopotamica.” (Dalla premessa dell’autore).P. MARCO ADINOLFI è stato professore di Sacra Scrittura nel Pontificio Ateneo Antonianum di Roma e nello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme.

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15.
€ 31,00
EAN-13: 9788875060527
Italo Testa-Bappenheim | Francesco Lampugnani
Bibbia e Antropologia
Edizione:Sardini, 1976
Collana:Bibbia e Oriente

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DescrizioneLa ricerca si svolge in due tempi: dopo l’impostazione del carattere della ricerca ed un ‘excursus’ storico delle varie interpretazioni sinora date al testo del Genesi, si passa ad una approfondita analisi del testo biblico mettendo a fuoco i vari generi letterari presenti, la funzione ed il significato che assumono nella penna del redattore finale (V-IV sec. a.C.). Naturalmente anche se ciò non va escluso, non è intento nostro quello di sottolineare il valore religioso delle espressioni, immagini e fatti, che l’agiografo descrive, bensì cogliere, al di là di quello, tutto il modo di pensare e di agire, e la cultura che sottostà ai vari tipi di genere letterario usati: proprio in quanto sono espressione di un mondo che è assolutamente anteriore, sia al tempo di redazione, sia all’epoca della stessa formazione del popolo ebreo. Parallelamente si svolge la seconda parte del lavoro, la quale più direttamente riguarda il lavoro stesso: si tratta di rilevare, dopo l’analisi eseguita precedentemente, i riferimenti di carattere antropologico, che sono presenti nel Genesi (cc. 1-11), talora anche solo vagamente, ma che offrono la possibilità di interessanti rilevazioni alla luce della verità scientifica moderna.“L’opera, che qui intendo presentare, forse la prima nel suo genere, ha un pregio singolare: non è propriamente uno studio esegetico su testi biblico-orientali, anche se lo presuppone, né vuol essere nello stesso tempo solo un trattato di scienza antropologica, sebbene un’indagine accurata e scrupolosamente condotta, tendente a riferimenti di carattere antropologico, presenti in Gen. 1-11 ed in letterature, ad esso coeve e simpatriche, ‘talora anche solo vagamente, ma che offrono la possibilità di interessanti rilevazioni alla luce della verità scientifica moderna’”.(Dalla prefazione di P. Giovanni Rinaldi)ITALO TESTA BAPPENHEIM, Docente di Antropologia, già in Università degli Studi della Repubblica Federale di Germania e in Università italiane, ora presso l’Università degli Studi di Camerino, autore di moltissime pubblicazioni scientifiche in varie lingue (francese, inglese, italiana, russa, spagnola, tedesca, ecc.) nei diversi campi dell’Antropologia, fu “osservatore” partecipe del Concilio Vaticano II, e raccolse così una larghissima messe di dati e, soprattutto, di documenti, particolarmente in funzione del reintrodotto concetto di “genere letterario”, secondo il quale le Sacre Scritture vadano lette ed intese. È stato, in Italia, altresì titolare del Corso di “Antropologia linguistica”.Il presente volume, è stato da lui scritto, in collaborazione con il Padre Dr. Francesco Lampugnani, nell’intento di offrire una interpretazione “genesiaca”, che, tenuto appunto conto di un tale concetto di “genere letterario”, fornisse al lettore, anche non specialista, una panoramica, ad un tempo, sintetica e analitica dei passi biblici antropologicamente rilevanti, rapportandoli quindi anche a testi omologhi simpatrici e coevi.FRANCESCO LAMPUGNANI, Sacerdote Sacramentino, Allievo dell’istituto universitario diretto da Testa Bappenheim, laureato in Scienze Naturali, docente di Storia Naturale, già preside dell’istituto ginnasiale “St. Pier Giuliano Eymard” di Bergamo, ha partecipato all’elaborazione del lavoro dell’opera soprattutto per quanto concerne la consultazione dei testi del Pontificio Istituto Biblico di Roma.

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